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Il libro dei sogni di Berlusconi
Intervista a Laura Pennacchi

Laura Pennacchi, parlamentare diessina, ai tempi di Ciampi e anche dopo sottosegretario al Tesoro dei governi di centrosinistra.

La Goldman Sachs e professori dell'università di Tor Vergata, non passibili di essere annoverati tra gli oppositori di sinistra, ci dicono che un taglio alle tasse totale per i redditi fino a 22 milioni produrrebbe minori entrate per 95mila miliardi... C'è da preoccuparsi davvero, allora?

Sono cifre assolutamente verosimili. Durante la campagna elettorale avevamo fatto una proiezione statistica sulle cifre sbandierate nel programma di Forza Italia, mettendo insieme il taglio delle aliquote fino a 20-22 milioni e quello fino a 200 milioni. Ovvero la riduzione a due sole aliquote dell'imposizione. Ecco, i nostri calcoli arrivavano ad un minore gettito pari a 180mila miliardi.
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Per capire quale perdita di gettito si ha bisogna fare degli esempi concreti. Se noi, ad esempio, licenziassimo un milione di dipendenti della pubblica amministrazione, avremmo, per non parlare di tutto il resto che vi lascio immaginare, un risparmio, se così si può definire, di 67mila miliardi. Se volessimo sopprimere l'intero servizio sanitario nazionale si arriverebbe ad un risparmio di spesa pari a 140mila miliardi. Le cifre non sono lontane da quella ipotizzate per la sola esenzione per i redditi sotto i 22 milioni. Sono cose enormi, sono cifre enormi, con le quali si smantella lo Stato sociale.
unita.it

Pensioni d'interesse

Mediolanum è una delle maggiori compagnie di assicurazioni italiane. L'azionista di riferimento è Silvio Berlusconi, anche se il "gestore" è Ennio Doris. La riforma delle pensioni della quale si è ricominciato a parlare favorirà lo sviluppo della previdenza complementare e anche la Mediolanum al pari di tutte le altre compagnie di assicurazione.
Per Berlusconi, in pochi giorni, dopo quello dell'abolizione della tassa sulle successioni e le donazioni è il secondo caso di conflitto di interessi. Ma il vero conflitto, tutto politico e non solo giuridico, non è tanto nel favorire il sistema assicurativo privato, ma il fatto che con questa riforma - che sarà già contenuta come enunciazione nel prossimo Dpef - saranno lesi gli interessi di milioni di lavoratori in quanto tali e come futuri pensionati.
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In realtà dopo aver codificato che chi è ricco ha diritto di trasmettere ai suoi discendenti le ricchezze assolutamente intonse; dopo aver gettato il seme (anche con le mani del centro sinistra) per smantellare la scuola pubblica; dopo aver affermato che la sanità decente uno se la vuole se la deve pagare, ora è la volta delle pensioni a finire nel mirino del profitto e delle imprese che non a caso gioiscono.
ilmanifesto.it

Indagini su manager fininvest

Invito a comparire per Giorgio Vanoni, indagato per frode fiscale nell'inchiesta dei Pm milanesi Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale che, il 25 giugno scorso, portò alla perquisizione degli uffici Mediaset. L'inchiesta riguarda presunte irregolarità commesse nel '94. Vanoni, responsabile delle società estere Fininvest, è stato invitato a presentarsi davanti al Pm Alfredo Robledo per il prossimo 19 luglio. L'invito avrebbe il solo scopo di interrompere la prescrizione del reato che, altrimenti, scatterebbe tra breve. Vanoni, molto probabilmente, non si presenterà in Procura. Con Vanoni è indagata Candia Camaggi, responsabile di Fininvest Service Sa di Massagno (Svizzera). Era coinvolto anche Carlo Bernasconi, responsabile dei diritti cine-televisivi Fininvest, morto nei giorni scorsi. Le accuse sono relative alla compravendita di diritti cinematografici attraverso due società estere, la «Century one ltd» e la «Universal one ltd» che, secondo la Procura di Milano, avrebbero fatto parte del comparto occulto della Fininvest. I diritti sarebbero stati acquistati a un prezzo di 171 milioni di dollari superiore, secondo l'accusa, a quello reale. Obiettivo: poter godere dei benefici previsti dalla legge Tremonti.
lastampa.it

Un anno e quattro mesi di reclusione è la richiesta di condanna fatta dal Pm Gherardo Colombo per Marinella Brambilla, segretaria particolare del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e per l' ex collaboratore del premier Nicolò Querci, entrambi accusati di falsa testimonianza. Il processo riguarda le deposizioni di Brambilla e Querci nel dibattimento sulle tangenti alla Guardia di Finanza: Berlusconi fu assolto in appello dopo una condanna a 2 anni e 9 mesi in primo grado. Secondo Colombo, Brambilla e Querci dissero il falso in aula nel ricostruire un incontro che sarebbe avvenuto l'8 giugno '94 a Palazzo Chigi tra l'allora premier Berlusconi e l'avvocato Massimo Maria Berruti (ora deputato e condannato nell'appello per le tangenti alla Finanza a 8 mesi). Berruti si sarebbe recato a Palazzo Chigi per parlare dell'inchiesta di Milano sulle presunte tangenti pagate dalla Fininvest a militari della Finanza per verifiche fiscali, tra le quali quella alla Mondadori. Un incontro sempre smentito dagli imputati e dallo stesso Berlusconi. «Si insiste su ricostruzioni del tutto staccate dalla realtà delle prove», è stato il commento dei difensori di Brambilla e Querci.
lastampa.it

Srebrenica

A sei anni dal dramma di Srebrenica, 3500 musulmani di Bosnia hanno ricordato nel corso di una cerimonia di commemorazione il massacro perpetrato dai serbobosniaci di almeno 7000 loro concittadini. Cinque donne, che hanno perso i loro cari nel corso di quell'eccidio, il più grave occorso in Europa dopo la seconda guerra mondiale, hanno scoperto una lapide di marmo, con l'iscrizione "Srebrenica, 11 luglio 1995".Questa costituirà la prima pietra di un mausoleo e di un cimitero che verranno edificati a Potocari, a qualche chilometro da Srebrenica. Più di 2500 uomini, tra soldati della Sfor e poliziotti della Repubblica Srpska, sono stati mobilitati per l'evento. I due presunti responsabili del massacro di Srebrenica, il leader serbobosniaco Karadzic e il generale Mladic, entrambi ricercati dal Tpi, vivono in libertà nella Repubblica Srpska.
ilmanifesto.it


Lo strappo televisivo e il giallo dei conti

In tre minuti di televisione, occupati per annunciare che "il buco nei conti è tra 45 e 62 mila miliardi", Giulio Tremonti ha messo a segno un bel colpo mediatico. In perfetta coerenza con lo stile del capo, cioè del Berlusconi che snocciola cifre e traccia rotte immaginarie sulla lavagna negli studi tv, il superministro dell'Economia, in piedi nel suo ufficio e con il pennarello in mano, ha fatto irruzione all'ora di cena nelle case degli italiani.
Se le cose stanno come dice Tremonti non si capisce come si possano evitare nuove tasse e strette alla spesa
repubblica.it

Ritorno al passato per la scuola italiana
Miriam Mafai su la Repubblica


LA maggioranza di governo, accusata da alcuni ed elogiata da altri per aver adottato, nelle sue prime settimane di vita, uno stile morbido nei rapporti con l'opposizione, ha rapidamente cambiato linea scegliendo come privilegiato terreno di scontro la scuola. Martedì Bossi aveva annunciato l'intenzione del governo di affidare alle Regioni, in nome della devolution, ampi poteri in tema di esami di maturità. E ieri il governo ha deciso di sospendere il regolamento con il quale si dava attuazione alla legge sulla riforma dei cicli, già approvata dal Parlamento.
repubblica.it

Il riordino dei cicli scolastici: le ragioni della riforma

japhost.com




12 luglio